Quando una cliente sceglie di affidarmi la realizzazione del suo sito web, immagino di intraprendere un percorso assieme a lei. In questo fantastico percorso mi assumo vari ruoli, tra cui quello di guida. Nella fase di progettazione, infatti, l’aiuto a fare chiarezza e a trovare il posto giusto per ogni tassello che andrà a comporre l’opera finale.
Ci sono però alcuni tasselli che non possono essere scartati: si tratta delle informazioni obbligatorie che devono essere inserite nel sito web. Mi è capitato di sentirmi chiedere: “Ma è proprio necessario inserire tutti questi dati?” Ebbene sì, ci sono delle informazioni che devono necessariamente essere fornite all’utente che visita il sito. Quali sono? Scopriamole insieme!
la partita iva non deve mancare mai
L’articolo 35, comma 1, del DPR n. 633/72 cita:
I soggetti che intraprendono l’esercizio di un’impresa, arte o professione nel territorio dello Stato, o vi istituiscono una stabile organizzazione, devono farne dichiarazione entro trenta giorni ad uno degli uffici locali dell’Agenzia delle entrate ovvero ad un ufficio provinciale dell’imposta sul valore aggiunto della medesima Agenzia; la dichiarazione è redatta, a pena di nullità, su modelli conformi a quelli approvati con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate. L’ufficio attribuisce al contribuente un numero di partita I.V.A. che resterà invariato anche nelle ipotesi di variazioni di domicilio fiscale fino al momento della cessazione dell’attività e che deve essere indicato nelle dichiarazioni, nella home-page dell’eventuale sito web e in ogni altro documento ove richiesto.
Se sei in possesso di partita IVA, dunque, la stessa deve essere obbligatoriamente visibile sulla prima pagina del tuo sito web. Normalmente tale dato viene comodamente indicato nel footer, ovvero nel pié di pagina, assieme ad altre informazioni come i dati anagrafici o i contatti, in modo da essere raggiungibile in tutte le pagine.
L’indicazione della partita IVA è un obbligo da non scordare, in quanto in caso di violazione è prevista una sanzione che può variare da € 258,23 a € 2.065,83.
Meglio assicurarci della sua presenza, vero?
se hai una società di capitali
Mentre le ditte individuali e le società di persone hanno l’obbligo di indicazione della sola partita IVA, a parte i professionisti, di cui parleremo tra poco, nel caso di società di capitali (SPA, SRL, SRLS e SAPA) il discorso cambia. Per queste società, infatti, il codice civile prevede l’obbligo di indicazione nel sito web dei seguenti dati:
- ragione sociale;
- indirizzo della sede legale;
- codice fiscale e, naturalmente, partita IVA;
- ufficio del registro delle imprese d’iscrizione;
- numero REA;
- capitale sociale versato;
- (in caso di società unipersonale) indicazione della presenza di socio unico;
- (in caso di scioglimento della società) indicazione dello stato di liquidazione;
- (in caso la società rientri in questa casistica) ragione sociale del soggetto alla cui attività di direzione e coordinamento la società è soggetta.
L’indicazione dell’indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) ad oggi non è indispensabile, ma consigliata.
Diversamente dalla partita IVA, queste informazioni non devono essere inserite in un punto particolare del sito: l’importante è che siano a disposizione degli utenti. Solitamente, per comodità, vengono indicate nel footer assieme alla partita IVA.
Come ti dicevo prima, non è obbligatorio indicare questo genere di dati se hai una società di persone o una ditta individuale. Tuttavia consiglio sempre ai miei clienti di inserire ugualmente nel footer e/o nella pagina “Contatti” i principali dati anagrafici dell’azienda, in modo da renderli facilmente reperibili da parte dei visitatori.
e i professionisti iscritti all’albo?
I liberi professionisti che esercitano una professione regolamentata e che hanno un albo di riferimento (come ad esempio i medici, i commercialisti, gli architetti, ecc.), oltre alle normative valide per tutti, devono rispettare anche le eventuali regole indicate nel loro codice deontologico. Questo, infatti, può prevedere l’obbligo di inserimento nel sito web di alcuni dati aggiuntivi.
Tra questi, sicuramente è necessario indicare:
- l’ordine professionale di appartenenza e il relativo numero di iscrizione;
- il titolo professionale ed eventualmente lo Stato membro in cui è stato rilasciato.
In caso di violazione sono previste sanzioni di un certo peso, per cui è sempre preferibile chiedere precise informazioni presso l’Ordine professionale di appartenenza.
vendi online? i dati obbligatori per un e-commerce
Se il tuo sito prevede la vendita online ci sono delle ulteriori informazioni che devi necessariamente mettere a disposizione dell’utente.
Il D.Lgs. 70/2003, che regolamenta l’e-commerce, impone l’indicazione sul sito web dei seguenti dati:
- le condizioni generali di vendita che si applicano alla vendita online;
- i contatti del venditore;
- (in caso di attività soggetta a licenza o autorizzazione) gli estremi dell’autorità competente.
È previsto, inoltre, che un e-commerce renda disponibili le seguenti informazioni:
- una descrizione esaustiva del prodotto o del servizio venduto;
- i metodi di pagamento;
- il prezzo totale;
- le modalità, i tempi e i costi di spedizione;
- una conferma d’ordine riepilogativa da inviare al cliente al termine dell’acquisto;
- le modalità di recesso;
- la possibilità di utilizzare lo strumento per la risoluzione online delle controversie (ODR) gestito dalla Commissione Europea.
Un bel po’ di carne al fuoco, vero? Ma non preoccuparti: con la giusta attenzione e l’appoggio di bravi professionisti, avere un e-commerce completamente in regola non sarà un problema!
non dimentichiamoci del gdpr!
E chi se lo scorda? Il tanto discusso Regolamento europeo per il trattamento dei dati personali, entrato in vigore il 25 maggio 2018, ha introdotto molte novità e ha creato non poco scompiglio.
Anche i siti web hanno degli obblighi da rispettare in questo senso, in particolare è necessario che siano dotati di:
- privacy policy, che informa gli utenti sulle modalità di utilizzo dei loro dati personali;
- cookie policy, che dà dettagliate informazioni circa i cookie che vengono salvati sul browser degli utenti.
È molto importante sapere che non basta avvisare i visitatori del sito circa l’utilizzo dei cookie, ma è obbligatorio che gli utenti stessi abbiano la possibilità di scegliere se acconsentire o meno al loro uso. Per questo motivo è necessario:
- il blocco preventivo di tutti i cookie, ad eccezione di quelli tecnici;
- la presenza di un banner che informi immediatamente il visitatore circa i cookie utilizzati e richieda ufficialmente il consenso a tale uso.
Solo al momento dell’accettazione da parte dell’utente, i cookie possono essere lasciati liberi di fare il loro lavoro.
Come vedi, la realizzazione di un sito web, oltre alla meravigliosa parte creativa, porta con sé tutta una serie di obblighi ai quali bisogna fare attenzione per non rischiare di incorrere in spiacevoli sanzioni.
Conoscevi quelli che abbiamo visto insieme in questo articolo? Il tuo sito web espone tutte le informazioni necessarie e obbligatorie per legge? Assicurati sempre di questo, specialmente nel momento in cui attuerai delle modifiche al sito o i tuoi dati dovessero cambiare.
ciao, io ho da poco aperto un sito web tramite la piattaforma wix.com
Sono un fotografo amatoriale, non ho un’attività né vendo le foto.
Lo uso come portfolio dei miei lavori.
In questo caso è obbligatorio lo stesso avere una partita iva? O inserire dati su privacy e cookie?
Ciao Luca!
Riguardo l’obbligo o meno di avere una partita IVA posso solo darti un parere spassionato, che non ha nessun valore, in quanto solo un commercialista può essere in grado di darti una risposta certa.
Secondo me se non vendi foto né fai servizi fotografici o qualsiasi altra attività che ti porta un guadagno continuo nel tempo, non è necessario che tu abbia la partita IVA.
Alla fine è come se tu avessi un blog amatoriale, con la differenza che, al posto di scrivere articoli, pubblichi le tue foto.
Però ripeto, solo un confronto con un consulente può darti la certezza assoluta.
Dal canto mio, come web designer, posso solo dirti che, se hai una partita IVA, questa va indicata obbligatoriamente nel tuo sito.
Per quanto riguarda l’argomento privacy e cookie, invece, posso darti una risposta certa.
La privacy policy informa gli utenti sulle modalità di utilizzo dei loro dati personali. Deve essere sempre presente nel momento in cui utilizzi un qualsiasi strumento per la raccolta dei dati, come ad esempio un semplice form di contatto, anche se non hai la partita IVA. E, molto importante, gli utenti devono acconsentire a tale trattamento.
Stessa cosa vale per i cookie: gli utenti devono essere informati sul tipo di cookie presenti nel tuo sito, quindi deve essere presente una cookie policy. Inoltre devono poter acconsentire o meno al loro utilizzo attraverso il relativo banner.
Spero di esserti stata d’aiuto! 😉
Ciao Grazie per il tuo post, molto utile, avrei una domanda, io sono proprietario di un ristorante e ho deciso di fare un sito internet solo per la consultazione online del menu. Non sono presenti form di nessun tipo e non vengono chiesti dati personali e non ho utilizzato cookies durante lo sviluppo. Ho comunque bisogno di una privacy policy o cookies policy? Non so magari anche solo per dire che non prendo nessun dato.
Grazie mille
Ciao Marco,
premetto che sull’argomento vado sempre con i piedi di piombo, non essendo un legale.
Secondo la mia esperienza, se nel tuo sito non sono presenti cookie di nessun tipo, nemmeno quelli tecnici necessari alla corretta visualizzazione del sito, il banner e la cookie policy non sono necessari. Tuttavia trovo sempre utile redigere un’informativa che spieghi che il sito non rilascia cookie.
Se invece il sito utilizza cookie tecnici, l’informativa è obbligatoria.
Il mio consiglio è comunque quello di chiedere sempre una consulenza ad un avvocato specializzato nel digitale, per dormire sonni tranquilli. 😉
salve avrei una domanda: queste regole valgono anche per i .com hostati all’estero?
o solo per i .it e/o per i siti hostati in Italia?
grazie
Salve,
i dati elencati nell’articolo sono obbligatori per le partite IVA italiane, indipendentemente dall’estensione del dominio e dalla posizione dei server che ospitano il sito. 🙂
Ciao Anna! Articolo molto interessante! Avrei una curiosità.. Se un’azienda commissiona il design del suo sito ad un’agenzia di comunicazione, quest’ultima obbligatoriamente deve inserire sul sito del cliente( per legge intendo o per qualche altra tutela) “design with love da XYZ” o é solo una buona prassi per avere una referenza in più da mostrare?Grazie mille!
Ciao Silvia!
Grazie mille, sono felice che l’articolo ti sia stato utile!
Per quanto riguarda la tua curiosità, non c’è un obbligo sancito dalla legge che impone all’agenzia di inserire i propri riferimenti nel sito di un cliente. Si tratta più che altro di una possibilità, in genere regolamentata attraverso il contratto stipulato tra agenzia e cliente all’inizio della collaborazione. 😉